Per la Fondazione Adriano Bernareggi e per la Diocesi di Bergamo abbiamo contribuito al recente rinnovamento del Museo Diocesano Adriano Bernareggi di Bergamo all’insegna dell’inclusività. Il progetto è stato svolto con la collaborazione e il sostegno del Ministero della Cultura, della Fondazione Cariplo e della Fondazione Banca Popolare di Bergamo.
Il Museo Diocesano di Bergamo è stato recentemente ristrutturato e ampliato, includendo nuovi ambienti nel proprio percorso espositivo; ha intrapreso poi una nuova campagna di comunicazione che ha portato alla scelta di un nuovo nome: Il Bernareggi. In un simile quadro di rinnovamento il Museo intende assumere un ruolo attivo nel disporre di spazi che rispettino e valorizzino la diversità dei pubblici. Il nostro intervento si inserisce in tale prospettiva: abbiamo collaborato a questo processo di ammodernamento realizzando pannelli orientativi e segnaletica di sicurezza per non vedenti.
IL MUSEO DIOCESANO ADRIANO BERNAREGGI
Il Museo prende il nome da Adriano Bernareggi (1884‑1953), vescovo della diocesi di Bergamo dal 1936 al 1953 che si dedicò alla valorizzazione del patrimonio artistico locale. Egli raccolse un nucleo significativo di opere d’arte, arredi liturgici, oggetti di culto e materiali conservati nelle chiese della diocesi bergamasca: questo nucleo costituisce il cuore del Museo Diocesano.
Grazie a numerose donazioni, tra cui quelle di Monsignor Pagnoni (primo direttore della collezione stessa), il patrimonio del Museo incrementò progressivamente, sotto l’ottica di una duplice missione: custodire il patrimonio artistico sacro della diocesi e rendere visibile l’impatto della cultura cristiana nel tessuto storico‑artistico di Bergamo e provincia.
La collezione annovera così molti capolavori e nomi di artisti illustri del Rinascimento italiano, tra cui ad esempio Lorenzo Lotto, Andrea Previtali e Giovan Battista Moroni. Inoltre il Museo, grazie alla gestione della Fondazione Adriano Bernareggi, è da sempre un ente attivo che partecipa a iniziative culturali e liturgiche, attività di studio e restauro e progetti di valorizzazione di opere di artisti locali, oltre a interfacciarsi regolarmente con gli sviluppi dell’arte contemporanea.
Nel 2025 il Museo Diocesano decide di rinnovarsi. La sede viene spostata dallo storico Palazzo Bassi Rathgeb al Palazzo Vescovile presente nella Piazza del Duomo di Bergamo, recentemente restaurato e contenente l’Aula Picta, antica sala delle udienze con affreschi del XIII secolo. Il nuovo percorso museale comprende anche altri siti adiacenti, ossia l’antica Cattedrale, il Battistero e l’oratorio di San Lupo. Il Museo ha scelto infine, attraverso un’innovativa campagna di comunicazione, di cambiare il proprio nomo ne “Il Bernareggi”.
L’inaugurazione del nuovo Bernareggi è avvenuta il 27 settembre 2025: questa data è diventata un importante spartiacque per un museo che si aggiorna e che vuole stare al passo con i tempi. Il Bernareggi non si limita a contenere opere d’arte e oggetti storici, ma si fa ambiente inclusivo, capace di accogliere ogni persona con le sue specifiche necessità e garantire a tutti una piacevole esperienza di fruizione culturale.
IL NOSTRO INTERVENTO
Abbiamo condensato le informazioni visive in pannelli tattili con scritte in braille per favorire l’autonomia e la sicurezza dei visitatori con disabilità visiva all’interno del percorso espositivo.
Nello specifico all’ingresso e in prossimità della rampa di scale che collega piano terra e primo piano abbiamo inserito:
- Piantine del rispettivo piano del museo con rilievo in braille integrato sui profili della mappatura e della legenda, per garantire una completa comprensione della disposizione degli spazi.
- Istruzioni su procedure da adottare in caso di incendio sia in italiano che in inglese. I rilievi in braille sono stati inseriti in corrispondenza di diverse sezioni fondamentali: la legenda, i testi con le istruzioni da adottare e la mappa con le indicazioni di percorsi ottimali verso vie di fuga, uscite di emergenza e porte con maniglioni antipanico.

