La creazione del Museo Navale Romano, situato nel cuore di Albenga (SV), è strettamente associata al ritrovamento di una nave romana risalente al I secolo a.C., scoperta a circa due miglia dalla costa. Il recupero del relitto di questa nave da carico ha richiesto ben tredici campagne di scavo subacqueo, permettendo così di documentare progressivamente sia gli elementi del suo carico che le caratteristiche strutturali della sua nave madre. Questo relitto rappresenta la più imponente imbarcazione da trasporto romana conosciuta nel Mediterraneo, trasportando un carico eccezionale composto da oltre 10.000 anfore contenenti pregiato vino proveniente dalla Campania, destinato ai mercati della Francia meridionale e della Spagna. Inoltre, insieme al vino, veniva esportata ceramica a vernice nera e una varietà di altri manufatti in ceramica.
Gli oggetti recuperati, compresi gli articoli di uso personale dell’equipaggio e degli uomini armati a bordo (come gli elmi), permettono di datare il naufragio della Nave Romana di Albenga tra il 100 e il 90 a.C. Questo periodo coincide con l’assegnazione del diritto latino alle popolazioni liguri, il processo di romanizzazione della regione e la conseguente crescita delle città.
Il museo serve come testimonianza vivente delle attività di studio e recupero dei reperti provenienti dal relitto, nonché di altri materiali subacquei rinvenuti in seguito a varie spedizioni di ricerca subacquea nelle profondità circostanti l’isola Gallinara.